Diario da Buenos Aires III

C’è anche un’ltra storia che le strade dell’Argentina raccontano, bisogna avere buona memoria oppure guardare in basso di tanto in tanto mentre si cammina nel centro di Buenos Aires. Ogni tanto a qualche incrocio, o aspettando ad un semaforo si possono vedere sul marciapiede delle placche con un’incisione che porta un testo del tipo:

“qui è stato sequestrato (nome e cognome),
poi detenuto e fatto sparire dal terrorismo di Stato.
Data del sequestro e firma:
I quartieri dell città per la MEMORIA e la GIUSTIZIA” Continua a leggere

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Diario da Buenos Aires II

Se un giorno di inverno…

Se un giorno d’inverno, per di più particolarmente freddo, guardi il calendario e quello dice “25 giugno”, allora ti rendi conto che ti trovi in un posto strano. Un posto strano per te, che non ti sei mai sognato di mettere in discussione l’associazione tra giugno e i primi bagni; tra giugno e la promozione; tra giugno e la libertà dai maglioncini alla sera e dalla scuola alla mattina; tra giugno e le fette d’anguria, i primi amori estivi e le zanzare. Per te che ci sei pure nato in giugno, anche se proprio alla fine, e tua madre ti raccontava sempre del caldo insopportabile che faceva quel giorno quando, alle 13.10, quindi con il sole allo zenit, decidesti, o chi per te, di fare capolino sul mondo. Continua a leggere

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Diario da Buenos Aires I

Usi e costumi

Quando vivevo in Gran Bretagna, fui chiamato, tramite la Essex University, dove insegnavo Lingua e Letteratura Italiana, da una azienda di Londra per svolgere un lavoro abbastanza curioso che fino a lì non sapevo nemmeno esistesse. Si trattava di offrire delle consulenze a famiglie di dirigenti aziendali che stavano per essere trasferiti in Italia per lavoro insieme alle loro famiglie. La cosa singolare è che non erano consulenze su temi economici o linguistici, bensì sulle usanze, le abitudini e le caratteristiche nazionali nella vita di tutti i giorni. Continua a leggere

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Criticare o capire

Aeroporto di Fiumicino un sabato di mezza estate, pomeriggio. Punto ristoro self service in attesa del volo che mi porterà dall’altra parte del mondo.
Con la vista su un anonimo piazzale aeroportuale consumo il tempo che mi separa dall’imbarco mangiando una pietanza senza personalità, mentre davanti ai miei occhi si svolge la seguente scena: un signore sulla cinquantina, solo, come me, si siede al tavolo di fronte con il suo vassoio. Lo posa, prende i piatti sistemandoli davanti a sé e si versa metà bicchiere di Coca Cola dalla bottiglietta. Si capisce che ha fame dalla cura, appena colorata da una lieve impazienza, con cui compie quei gesti preparatori.
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Ciclismo, maestro di vita

Citazione

Quando un video può cambiarti la giornata

Questa mattina sul sito del corriere della sera è stato pubblicato questo video che è capitato per caso sul mio telefono prima di alzarmi dal letto.
Non saprei dire perché abbia catturato la mia attenzione fin dalla descrizione e quale sia stato il motivo che mi ha spinto a premere la freccetta del play. continua a leggere

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