Chi sono

PRESENTE

Chi sono? Questa è la parte più difficile da scrivere. Ditemelo voi. Io posso dire qua cosa faccio: divido la mia vita fra l’insegnamento della letteratura e della storia a degli esseri meravigliosi che sono gli adolescenti delle scuole superiori e l’insegnamento del Tango Argentino ad adulti non meno simpatici e stimolanti nella mia scuola di Milano (www.movimentotango.com) ma anche in giro per l’Italia e occasionalmente per l’Europa. Nel 2019 ho scritto un libro sulla storia del Tango e dell’emigrazione italiana in Argentina:
“La bellezza in un abbraccio, Storia del Tango, Storie di emigranti”.
Dal 2020 collaboro con Tango Pasion Radio, su cui ho condotto una trasmissione sulla materia del mio libro (le puntate sono disponibili nella sezione “podcast” del loro sito www.tangopasionradio.com) e dal febbraio 2021, sulle stesse frequenze, va in onda un’altra mia trasmissione musicale – culturale dal titolo:
“Le Gioie del Tango, come si costruisce un’emozione”.

 

PASSATO

Dopo aver compiuto studi letterari (Laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Pisa conseguita con votazione 110/110 e lode con una tesi sul poeta e scrittore Edoardo Sanguineti), e musicali al Conservatorio (Luigi Boccherini di Lucca) e dopo qualche anno di tirocinio come aspirante giornalista e organizzatore di eventi teatrali, nel 1997 decisi di lasciare l’Italia per andare a vivere a Londra.
Arrivai nella capitale britannica un mese dopo la morte della principessa Diana, quando il Regno Unito era già sotto il governo del giovane Tony Blair e ancora sotto l’incantesimo delle mitiche Spice Girls.
Londra mi ha cresciuto, lì ci sono “diventato grande”. È una città che ho amato profondamente e lungamente. Per tutto il tempo in cui ci sono rimasto ricordo che solevo dire: “Lucca è la mia città perché ci sono nato, ma Londra è la mia vera città perche l’ho scelta io”. E non è che mi ci fossi trasferito perché ci fosse un lavoro, un parente o amico ad aspettarmi. No, un giorno dell’estate 1996 ricordo benissimo che feci 3 pensieri, di quelli epocali:

1 uno sull’Italia: “Io con questo paese ho chiuso”
2 uno sul mio futuro: “Dove mi piacerebbe andare a vivere?
3 uno su Londra: “a Londra”.
E dopo pochi mesi ero lì.
Londra l’ho scelta come si sceglie un coniuge, con la convinzione che sarà per sempre. Poi è successo come succede con i coniugi: il “per sempre” è durato un po’ meno del previsto. Però 15 anni di vero amore sono una cifra degna di rispetto, con i tempi che corrono.

Poco prima di emigrare avevo inciampato per puro caso nel Tango Argentino, che nel 1996 in Italia si faceva davvero a livello pionieristico e con la stessa condotta un po’ segreta dei primi cristiani nell’Impero Romano, senza le persecuzioni naturalmente.

In Gran Bretagna ho insegnato in vari istituti di istruzione londinesi (tra cui il prestigioso King’s College) la lingua e la letteratura Italiana e poi Italian Language and Creative Writing alla Essex University. Nel frattempo, nel 2001, avevo creato la mia scuola di lingue, che ha vissuto con una sede nel cuore di Covent Garden e con due nomi succedutisi nel tempo: prima come Affinitalia, quando insegnavamo solo Italiano, e poi, dal 2005, come Eurolanguage School quando abbiamo aperto anche corsi di Spagnolo, Portoghese e Greco.

Per vie molto traverse, che forse un giorno racconterò su questo blog, il Tango Argentino è finito per diventare l’altro 50% della mia vita lavorativa quando, nel 2002, ho co-fondato Tango in Action, la prima scuola di Tango Argentino a Londra (anche lì a quei tempi il Tango era allo stato embrionale) con sede sempre a Covent Garden. Tra gli altri compagni di questa avventura mi piace ricordare Andrea Missé (chi balla il tango sa di chi sto parlando), che è anche stata la mia compagna nella vita per 5 anni. Anche sulla figura di questa straordinaria ballerina scriverò presto più estesamente nella sezione blog. Rimando a questo link chi volesse espandere le notizie sulla mia carriera tanguera.

Nel settembre 2012, per ragioni che nemmeno io so spiegare bene a me stesso, sono tornato in Italia. E, contrariamente alle mie aspettative, mi è piaciuto. Mi sono inaspettatamente riconciliato con il mio paese e mi sono profondamente innamorato di una città: Milano.

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