In questi giorni di forzata clausura e di necessario allontanamento dal tango ballato, mi è capitato di fare una bizzarra ricerca sul tango in Italia negli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale. Sull’archivio storico del Corriere della Sera ho trovato articoli curiosi e interessanti da cui emerge, da una parte, la consistente diffusione del tango anche nel nostro paese già agli inizi del Novecento e, dall’altra, la determinata intenzione degli ambienti ecclesiastici di vietarlo e reprimerlo in quanto considerato una danza peccaminosa e dannosa alla morale delle anime e delle famiglie italiane.
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Furori e divieti durante la Belle Epoque
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